Resilienza è una parola sempre più comune nella nostra quotidianità.
Qual è il suo vero significato? È possibile che possa avere un ruolo anche nel mondo del business?
Se ti senti disorientato e non hai idea di come un’azienda possa essere collegata a questo concetto, non ti preoccupare. Inizio col dirti che ti trovi nel posto giusto.
Oggi vorrei approfondire proprio questo tema con te: la resilienza nel business.
Andiamo a scoprire cosa è e soprattutto perché dovresti svilupparla.
La resilienza in psicologia
La resilienza in psicologia si riferisce alla capacità di reagire in maniera positiva a un evento negativo. L’abilità di organizzare e affrontare la propria quotidianità nonostante gli ostacoli e le difficoltà.
Ciò che non lo uccide, lo rende più forte.
Friedrich Nietzsche
Una persona resiliente è quella che, nonostante si ritrovi accerchiata da situazioni negative e difficili, che porterebbero chiunque ad arrendersi e lasciarsi sconfiggere, riesce contro ogni possibilità a emergere ed è capace anche di raggiungere obiettivi insperati.
Resilienza nel business
Il concetto di resilienza calza a pennello per il mondo del business. Una della mie frasi preferite per descrivere questa capacità è la seguente: la resilienza è la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi.
Parlando di business, un modo utile per comprendere come la resilienza faccia parte di questo contesto è capire come può essere utile in questo campo. Ovvero quali sono le azioni nelle quali può avere effetti positivi.
Vediamo insieme un paio di motivi perché essere resilienti nel mondo del business è caldamente consigliato:
- Sostenere le sfide
- Reggere l’instabilità dei mercati
- Gestire il rischio
- Prevedere i problemi
- Trasformare i problemi in opportunità
- Migliorare e velocizzare l’organizzazione
- Sviluppare una leadership
- Gestire le risorse umane
Tutti questi sono i motivi per i quali sarebbe consigliabile avere la capacità di resilienza nel proprio business. Per rimanere nel tema, ci sono inoltre specifici settori che sono direttamente collegati con la resilienza.
Ho preparato una lista apposta per te:
- Marketing e vendite
- Industria 4.0
- Analisi e rischi
- Management
- Mercati internazionali
- Controllo di gestione
- Certificazioni
Business Continuity
Il migliore esempio della resilienza nel business è senza dubbio il business continuity.
Con questo termine si fa riferimento al processo che permette di individuare i principali rischi ai quali un’azienda o un’organizzazione è esposta.
Tramite questo processo è possibile successivamente capire come agire in maniera tale da assicurare la resilienza della struttura una volta che si dovessero verificare i rischi previsti. In questa maniera è possibile evitare che la capacità di produzione, gli interessi e l’immagine dell’azienda non vengano intaccati.
Ricollegandoci al significato di resilienza, il business continuity segue il concetto del termine e infatti serve proprio per far diventare un’azienda resiliente in maniera tale che anche durante un brutto periodo questa possa continuare a produrre ed evitare il fallimento.
L’obiettivo maggiore è quello di evitare che un incidente o un imprevisto piuttosto grave possano distruggere tutto quello che è stato costruito fino a quel momento.
Sono sempre più le aziende che stilano un continuity plan, che altro non è che una guida pratica riguardo i rischi e le possibili soluzioni.
Punti deboli controllabili
Quando si parla di resilienza nel business la prima cosa che viene in mente sono le incognite che una persona o un’azienda rischia di dover affrontare.
Chiunque al mondo ha dei punti deboli, soprattutto nel settore del business. Ci sono alcuni di questi che sono più facili da controllare.
Nella maggior parte dei casi sono dei fattori interni all’azienda. Ho preparato una lista per te:
- Prodotti
- Prezzi
- Costi
- Competenze
- Lavoro
- Personale
- Sistemi di gestione
- Qualità
- Produttività
- Prestazioni
Punti deboli non controllabili
Purtroppo però ci sono delle minacce che sono impossibili da gestire. Queste solitamente sono dei fattori esterni all’attività.
Vediamo un paio di esempi:
- Concorrenza
- Moda
- Pubblico
- Mercati
- Banche
- Politica
- Economia
- Cultura
È possibile misurare la resilienza di un’azienda?
Siamo nel mondo del business e una costante di questo contesto sono i numeri. Questi ci permettono di poter misurare la resilienza della nostra azienda.
Sì, ma come si fa?
Non è di certo un’attività divertente, te lo dico subito. Però ti sarà molto utile per il futuro della tua attività.
Per poter misurare la resilienza del tuo business ti sarà necessario prendere in mano i documenti che indicano i numeri delle attività e delle passività. Questi dati ti permettono di capire se la tua azienda si trova in equilibrio o meno.
Il concetto dell’equilibrio è fondamentale e stabilisce la presenza di resilienza nel tuo business.
Ci sono un paio di regole che dovresti seguire:
- Impieghi e fonti devono garantire un equilibrio nel breve e medio termine
- Le operazioni che finanziano gli investimenti devono essere a medio e lungo termine
- Un attivo circolante deve essere finanziato tramite attività di breve termine
Conclusioni
Eccoci arrivati al termine dell’articolo. Intanto ti ringrazio per aver avuto la pazienza di leggere fino a qui.
Abbiamo scoperto insieme il significato della parola resilienza, di come questa viene utilizzata nel mondo del business e soprattutto di quanto possa essere fondamentale per il futuro di un’azienda.
Ora non ti resta altro da fare che mettere in pratica i consigli che ti ho dato per il tuo business e trasformarlo in qualcosa di resiliente, in maniera tale da non aver paura che un imprevisto possa rovinare tutto quello che di buono hai costruito fino a oggi.